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Arthur Schopenhauer riteneva, sulla falsariga di Kant, che una scienza senza filosofia fosse cieca e una filosofia senza scienza vuota. Come la filosofia, per definirsi autentica, necessitava di un inveramento da parte della concretezza della scienza, così la scienza non doveva ridursi alla sola etiologia e alla catalogazione dei fatti mettendo da parte il problema fondamentale dell'essenza del mondo. Dal canto suo, Schopenhauer propendeva per una concezione organica del sapere che armonizzasse la conoscenza scientifica con la comprensione metafisica. Questo lavoro si propone di mettere in luce le relazioni tra il pensiero di Schopenhauer e la scienza astronomica dei secoli XVIII e XIX, al fine di porre in risalto i rapporti tra la metafisica dell'autore e le teorie scientifiche del suo tempo. Nonostante l'ingente presenza di argomenti scientifici all'interno della produzione schopenhaueriana, solo di recente si è iniziato a trattare in modo adeguato e approfondito questo importante tema, in genere poco considerato dalla critica tradizionale.